Dopo due anni di pausa ritorna una delle manifestazioni di prestigio che ha caratterizzato la scena culturale istriana e transfrontaliera dal 1998 in poi. Vedrana Koceić, ideatrice del progetto, riprende le redini e con il sostegno della Regione Istriana e l'appoggio di nuovi partner rilancia un'iniziativa di alto valore artistico ma anche storico-culturale. "L'obiettivo è sempre quello: rimettere il principe degli strumenti sul trono che gli spetta e di valorizzarlo nella contemporaneità" ha affermato la Koceić presentando il programma annuale ma anche ricordando quanto fatto nel passato: mostre, tavole rotonde, seminari, laboratori, concorsi, e ben 122 concerti solo nella parte croata dell'Istria, quasi 200 se si tiene conto dell'area slovena e di quella italiana realizzati in collaborazione con l'Auditorio di Portorose e la Cappella Civica di Trieste. "Collaborazioni che - una volta chiuso questo triste momento che ci caratterizza - vanno ripristinate e perché no, anche allargate" ha detto la direttrice di Lifestyle.
Come spiegato da Elena Roce, presidente dell'associazione per la promozione e la tutela del patrimonio organistico istriano questa 21.esima edizione a causa del coronavirus punta su forze locali o nazionali. Il programma è però degno di nota perché vede interpreti grandi organisti quali Ljerka Očić ma anche giovani talenti che stanno registrando successi in tutta Europa. Importanti pure la scelta degli organi che vanno dal Nacchini del 1735 della Chiesa di San Martino e San Lorenzo del Pasenatico al Callido, a quello datato 1791 del Duomo di San Servolo a Buie; organi restaurati rispettivamente nel 2013 e nel 2000 sicuramente anche grazie al percorso di rivalutazione portato avanti dal Festival.
"Un obiettivo sul quale la Regione istriana intende proseguire" ha affermato l'assessore alla cultura Vladimir Torbica secondo il quale anche quella organistica è una ricchezza che va avvalorata - così come si sta facendo per affreschi e castelli - nell' ambito del turismo culturale. "Quella attuale è un'edizione di rilancio, che definirei quasi sperimentale vista la collaborazione tra più soggetti e che sicuramente avrà un seguito" ha detto ancora Torbica mentre Rosanna Bubola, direttrice dell'Università popolare aperta di Buie che e' l'ente organizzatore, ha fornito alcune indicazioni concrete ed utili per seguire i concerti, concerti che sono gratuiti. "Viste le misure anti-coronavirus e' preferibile riservare i posti oppure venire alla serata con un po' di anticipo onde evitare ritardi o altri problemi" ha suggerito la Bubola.
Lionella Pausin Acquavita