La conferma è arrivata dal ministro della pubblica amministrazione Ivan Malenica che ha dichiarato di aver ricevuto la comunicazione del procuratore generale. A quest'ultimo, infatti, la Marušić avrebbe indirizzato la richiesta di dimissioni motivandola con ragioni personali. Malenica ha poi affermato che il caso è legato a un incidente stradale provocato dall'autista della Marušić mentre guidava l'automobile di servizio a scopo privato. "Sembra si siano verificati danni non segnalati alla Procura di stato", ha aggiunto Malenica rilevando che "si tratta di una questione interna al DORH che dovrà indagare e nominare una nuova responsabile dell'anticrimine". Il caso ha naturalmente infuocato la scena politica nazionale. Il leader socialdemocratico Peđa Grbin ha subito dichiarato che l'opinione pubblica merita di conoscere le ragioni delle dimissioni che non possono essere archiviate con i classici motivi personali. "Speriamo non si tratti di pressioni", ha detto il presidente SDP ricordando quelle subite in vari casi di corruzione legati a ex ministri. Il presidente della commissione parlamentare contro la corruzione, Nikola Grmoja ha parlato addirittura di uno scontro tra i vertici della Procura e l'USKOK, e di un tentativo dei primi di bloccare l'avvio d'indagini contro il premier Plenković. Da ricordare infine che Vanja Marušić, fiumana di nascita, era al suo secondo mandato alla guida dell'Ufficio per la lotta contro la corruzione e il crimine organizzato dove è impiegata dal 2011. E' stata a capo dell'accusa nel processo "INA-MOL"che terminò con una condanna di dieci anni per l'ex primo ministro croato Ivo Sanader.
(lpa)