Foto: EPA
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Sono stati i giocatori della nazionale e i loro dirigenti ad esprimere il desiderio di sentire al loro rientro a Zagabria Marko Perković Thompson.

La simpatia e l'apprezzamento che nutrono nei confronti del controverso artista è cosa nota, come è noto, che celebrano le loro vittorie con i brani del cantante che in tanti avrebbero voluto vedere all'Arena di Zagabria per la semifinale con la Francia.

"Faremo di tutto per assecondare il desiderio dei nostri ragazzi", ha affermato il ministro al turismo e sport Tonči Glavina annunciando la grande festa che si sta organizzando per lunedì pomeriggio nella capitale e invitando tutti ad accogliere la nazionale croata che questa sera - ricordiamo- gioca la finale in Norvegia e si contende la medaglia d'oro con la Danimarca.

Thompson, che anche nei giorni scorsi, tramite social media, ha esultato alle vittorie dei pallamanisti dedicando a loro versi delle sue canzoni, ha subito fatto sapere che lui ci sarà.

Presenza che ha suscitato turbamento e anche malcontento in alcune categorie. Così il presidente della Lega degli antifascisti croati Zoran Pusić, rivolgendosi al premier Plenković, ha chiesto di interdire l'esibizione di Thompson.

"La sua partecipazione in una simile occasione rappresenterebbe un messaggio politico e una chiara indicazione sui valori perseguiti dallo Stato", scrive Pusić invitando il governo a visionare i video degli ultimi concerti del cantante di Čavoglave dove un'infinità di giovani con comportamenti, vestiario e slogan inneggiano al regime ustascia.

"Non nego che le sue canzoni siano patriottiche ma ci sono brani che incitano all'odio e alla violenza; perciò, è quantomai inopportuno che Thompson partecipi ai festeggiamenti di Zagabria", afferma ancora l'esponente antifascista.

(lpa)