Per le feste di Natale e Capodanno in Istria si sono calati 30 mila villeggianti che faranno registrare circa 100 mila soggiorni, numeri molto maggiori che un anno fa, quando però eravamo ancora a regime di pandemia. Per quanto riguarda la provenienza, per la maggior parte sono tedeschi, austriaci, sloveni e italiani. I grandi alberghi aperti sono 25, una trentina invece quelli piccoli a gestione familiare nell'Istria interna. Numerosi i vacanzieri nei campeggi. E intanto un po' dappertutto sono già iniziati i festeggiamenti di Capodanno che questa volta hanno un sapore speciale per l'abbattimento dei confini, per cui finalmente l'Istria sta per diventare una regione senza frontiere. E anche per l'euro è questione di poche ore. Oggi è in vigore l'ultimo listino cambio valute della kuna, che fa segnare un lieve apprezzamento rispetto alle valute europee. Dopo mezzanotte il personale dei locali e ritrovi potrà continuare a versare il resto in kune, fino alle prime ore di domattina in quanto la data si può considerare quella del 31 dicembre. Quindi i ristoratori possono stare tranquilli dal punto di vista della cassa. Ricordiamo che fino al 14 di gennaio si potrà pagare in kune o in euro. E ora una nota curiosa. Questo breve periodo di transizione non viene concesso ai fedeli della parrocchia del Sacro cuore di Gesù a Vinkovci. Il portone della chiesa e il sito Internet, infatti, riportano l'invito a versare subito l'elemosina e a pagare i vari servizi in euro, come i funerali, battesimi e matrimoni. Si precisa che presto sarà pubblicato il tariffario in euro, lievemente più caro. La notizia viene riportata da buona parte dei media croati. con una lieve connotazione ironica.
Valmer Cusma