Miro Dellore
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La rivoluzione digitale degli ultimi dieci anni ha contribuito alla straordinaria diffusione del cortometraggio low cost. Una realtà che ha messo le ali alla produzione di un genere misconosciuto in passato, se si eccettua la produzione di corti professionali a sfondo documentaristico. L'accessibilità e il basso costo delle attuali produzioni, realizzate persino con gli smartphone dell'ultima generazione - fatta salva la bontà dell'idea e la qualità estetica dell'opera - hanno decretato un nuovo successo mondiale del cortometraggio. Come osserva il direttore del festival, Matevž Jerman, si tratta del genere cinematografico più libero e democratico in assoluto, infatti gli autori non sono soggetti alle limitazioni imposte dal mercato e dalla distribuzione commerciale. Questa produzione è scarsamente presente nei circuiti regolari, cinema e televisione, per cui i festival come questo di Lubiana sono estremamente utili per la loro diffusione. Nelle varie sedi del festival, tra cui il Centro culturale giovanile Metelkova, la Cineteca, il Kinodvor, il Cinema Šiška, gli spettatori hanno la possibilità in questi giorni di conoscere la ricca selezione di opere di autori sloveni ed esteri. Il programma è suddiviso in due segmenti di pellicole in concorso: accanto alla selezione dei migliori corti già premiati ai vari festival europei quest'anno viene proposto in concorso un programma di docu-film che prendono spunto dal 50-esimo anniversario dei movimenti studenteschi di protesta che nel 1968 si diffusero a macchia d'olio negli Stati Uniti e in Europa. Fino a sabato da segnalare inoltre la retrospettiva dei film del regista sperimentale di Taiwan Tsai Ming-liang e la tavola rotonda dedicata al cinema virtuale.
Miro Dellore
Dal sistema politico jugoslavo ai Punkrti
Tante anche quest'anno le anteprime, tra cui il film italiano candidato agli Oscar, "Vermiglio", diretto da Maura Delpero. Un'ampia retrospettiva è dedicata al grande regista Costa-Gavras
Entro la fine del mese nuove targhe di riconoscimento, dodate anche di codice QR, per quasi cento monumenti del patrimonio culturale immobile nel centro storico di Capodistria.
Questa sera alla Comunità degli italiani di Bosici (Crevatini), l'Associazione la Macchina del testo presenta lo spettacolo "Un pinguino a Trieste: storia di Marco"
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