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Si dice felice di tornare a Capodistria - su invito della Comunità degli italiani "Santorio Santorio" - il maestro Francesco Squarcia per proporre insieme all'amico Aleksandar Valenčić un'eterogenea carrellata musicale che accosta pagine della grande tradizione classica a brani da lui stesso composti e interpretati che lo hanno fatto conoscere al pubblico dei festival pop della nostra regione. "Sarà davvero, come da titolo, un caleidoscopio musicale", anticipa l'artista, "perché ci piace spaziare, viaggiare nel tempo, nello spazio, nelle varie culture e nei vari generi. Alterneremo musiche del profondo classicismo a brani più leggeri, e a musica cantata".

Musicista più volte premiato a livello internazionale, Francesco Squarcia ha suonato per trentacinque anni nella celebre orchestra sinfonica dell'Accademia di Santa Cecilia, a Roma, e ha collaborato come solista con le più prestigiose istituzioni concertistiche. Come mai questa virata verso il repertorio leggero?

L'inclinazione, in realtà, era già emersa negli anni giovanili. "Già ai tempi degli studi all'Accademia musicale di Lubiana avevo un mio complesso col quale mi esibivo - guadagnando bene - in giro per l'Istria, a Rovigno; quasi cinquant'anni fa già componevo e cantavo, e ho anche presentato una mia canzone al festival di Abbazia. Non si tratta quindi di un cambiamento di percorso, ma di un ripercorrere antiche strade. Che vanno comunque nella stessa direzione, a braccetto con la cultura musicale, che secondo me - e secondo il maestro Valenčić - è una sola. Un genere non sconfessa l'altro, anzi mi piace anche qui essere caleidoscopico. Non camaleontico, ma caleidoscopico sì"."

"Caleidoscopio musicale", concerto con Francesco Squarcia e Aleksandar Valenčić, è in programma al Museo regionale di Capodistria questa sera con inizio alle ore 19.

Foto: Edit Fiume