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Ai festival cinematografici, di solito, si parla solo di registi e attori. Non a Gorizia, che nel ricordo dello sceneggiatore triestino-goriziano Sergio Amidei, si propone di valorizzare proprio l'opera 'dietro le quinte' di chi scrive il testo, da cui parte tutto il lavoro di organizzazione e realizzazione di un film. Cuore di questa 37.a edizione è come sempre il concorso, con otto titoli a contendersi il prestigioso riconoscimento assegnato per l'originalità della formula narrativa e per l'attenzione ai problemi del mondo contemporaneo, da Easy - Un viaggio facile facile (regia e sceneggiatura del triestino Andrea Magnani) a "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino. Ritorna anche il Premio all'opera d'autore, attribuito quest'anno a Mario Martone per la sua multiforme "attività di creatore, scrittore, regista, direttore, cinefilo, formatore, amante e studioso della cultura". Di Martone verrà riproposta un'ampia retrospettiva, aperta dal film d'esordio "Morte di un matematico napoletano", del 1992. A completare il fitto programma dell'Amidei il Premio Cultura cinematografica al critico Paolo Mereghetti e un carosello di altri eventi, come gli incontri della nuova sezione Dialoghi sulla sceneggiatura, curati dal regista goriziano Matteo Oleotto. Mentre ai più piccoli è dedicato Amidei Kids, con alcuni capolavori del cinema da far vedere alle nuove generazioni di spettatori. (o.r.)
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Annunciata a Trieste la stagione 2025 dell'associazione, giunta al traguardo del trentennale. Nel nuovo cartellone grandi nomi e un omaggio a Johannes Brahms
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