Sessanta studenti coinvolti, i più bravi, quelli più disinvolti nello scrivere e a proprio agio con la grammatica, e pressoché tutte le scuole della comunità nazionale rappresentate all'edizione 2018 delle gare di lingua italiana, storica manifestazione che l'Unione italiana organizza ininterrottamente da quasi cinquant'anni in collaborazione con il giornalino per ragazzi dell'Edit Arcobaleno e il sostegno dell'Università popolare di Trieste per valorizzare e promuovere la nostra lingua e sollecitare negli alunni l'interesse e la motivazione a studiarla.
Ai giovani concorrenti è stato chiesto, come da tradizione, di cimentarsi nello svolgimento di un tema, con la possibilità di scegliere fra più tracce. Tracce che hanno privilegiato la fantasia nella categoria riservata alla scuola elementare e richiesto invece di riflettere su argomenti di attualità agli studenti delle scuole superiori: luci e ombre dei social network, la parità di genere, la pace e la guerra a partire da una citazione di Bob Dylan.
Prima dell'inizio della gara, fra sorrisi e un po' di trattenuta emozione, il benvenuto del preside della Scuola media superiore italiana di Fiume, prof. Michele Scalembra, e gli auguri di buon lavoro da parte dei rappresentanti degli enti organizzatori. Sullo sfondo purtroppo anche una polemica scoppiata in questi giorni su Facebook che ha spinto alcuni degli insegnanti accompagnatori a non presenziare al momento inaugurale.
Poi i ragazzi tutti chini sui banchi, per dare il meglio di sé stessi, mettendo a frutto creatività e competenza linguistica.
La parola passa ora alla giuria, che selezionerà gli elaborati migliori.