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Miloš Forman sarà ricordato soprattutto per due film capolavoro, "Qualcuno volò sul nido del cuculo" del 1975 premiato con cinque Oscar, una sottile analisi-denuncia dell'istituzione manicomiale, nella quale non si riescono più a distinguere i pazzi dai sani di mente, e "Amadeus" del 1984, premiato con ben otto Oscar, la biografia romanzata del genio musicale di Mozart, nella quale si intrecciano intimismo e grandiose scene di massa. Forman era nato a Praga ed era diventato regista durante la celebre "primavera di Praga", ossia del tentativo dei cecoslovacchi di svincolarsi dall'abbraccio sovietico, finito poi con l'invasione della Cecoslovacchia da parte delle truppe sovietiche nell'agosto del 1968. E' tempo per Miloš Forman di accogliere l'invito di Hollywood a trasferirsi in America. Vi approda nei primi anni Settanta dopo un periodo trascorso a Parigi. Nel nuovo ambiente il regista mantiene il suo sguardo critico e indagatore: tra i primi film americani firma "Taking Off", nel quale mette a nudo le contraddizioni della media borghesia urbana statunitense. Ormai celebre nel 1979 firma l'adattamento cinematografico del musical "Hair", sulla cultura dei figli dei fiori e quindi nel 1981 "Ragtime", un film sulla grande epopea dell'America degli anni venti dilaniata dalle tensioni razziali. Negli ultimi di vita Miloš Forman preferisce dedicarsi soprattutto al'insegnamento, non disdegnando piccoli ruoli d'attore.