Foto: MMC RTV SLO
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È tempo di Premio Campiello, uno dei premi letterari italiani più prestigiosi e ambiti. Sabato al Teatro La Fenice di Venezia l'evento che decreterà il vincitore (o la vincitrice) di questa edizione, scelto dalla giuria dei trecento lettori anonimi. Nella cinquina finalista spicca il nome di Helena Janeczek, la scrittrice nata in Germania e naturalizzata italiana che con il suo romanzo "La ragazza con la Leica" ha già vinto il 'premio concorrente', lo Strega, e scalato le classifiche dei libri più letti dell'estate. Insieme alla biografia della compagna del fotografo Robert Capa, Gerda Taro, in gara poi uno dei casi editoriali dell'anno, "Le assaggiatrici " di Rosella Postorino, storia di Rosa e delle nove "colleghe" che mangiano i piatti che escono dalle cucine di Hitler per scongiurare avvelenamenti. Il trevigiano Francesco Targhetta, unico veneto, è finalista con il romanzo generazionale "Le vite potenziali", con il quale ha ottenuto il Premio Berto per scrittori esordienti. Completano la cinquina Davide Orecchio con la sua raccolta di racconti sulla rivoluzione russa, "Mio padre la rivoluzione", ed Ermanno Cavazzoni, scrittore e docente universitario, autore di un romanzo surreale ai confini della fantascienza, "La galassia dei dementi".
A selezionare i libri finalisti è stata come di consueto la giuria dei Letterati, che quest'anno era presieduta dall'ex procuratore di Venezia Carlo Nordio. Ma l'ultima parola spetta, come detto, alla giuria popolare.
Alla serata di premiazione, che sarà trasmessa in diretta Rai, verrà omaggiata anche la scrittrice Marta Morazzoni con il riconoscimento alla carriera.