Una messa in scena molto lontana dalle versioni classiche cui si è abituati a teatro, anche perché la compagnia in prevalenza è giovane e a fare da sottofondo il regista ha scelto le musiche trasgressive e inquietanti del gruppo punk-rock Laibach di Lubiana. Lo stesso testo nella traduzione slovena è agile e moderno e ne è autore nientemeno che Ivan Cankar, gigante della letteratura slovena di cui viene ricordato quest’anno il centenario della morte. Ne risulta un effetto estremamente convincente, la pazzia del protagonista sostenuta dalle doti recitative e acrobatiche dell’interprete principale, l’attore Klemen Janežič del Teatro nazionale di Lubiana, offrono un quadro dello spettacolo inquietante fino all’ultimo respiro. La messa in scena è ben supportata anche dai costumi di grande impatto dal celebre fashion designer Alan Hranitelj. Amleto è un’intellettuale pieno di dubbi, costretto da una cultura barbara a vendicare col sangue il trono del padre. Il capolavoro di Shakespeare è una colonna portante del teatro classico, un lavoro che unisce l’universale alla riflessione su una società stretta nella morsa di crisi politiche e ideologiche. La drammaturgia è firmata da Staša Prah, la scena da Peter Furlan, dipinta da Alessandro Starc. Lo spettacolo andrà in scena venerdì 21 aprile alle 20.30 in prima assoluta, mentre le repliche proseguiranno fino al 6 ottobre.
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