Pahor rimane comunque in dubbio, non è sicuro che un cambio ai vertici dell'Esercito a 4 mesi dalle elezioni sia sensato. A prendere il posto di Andrej Osterman sarà Alan Geder, finora vicecapo di Stato Maggiore dell'Esercito. Il ministro della Difesa, Andreja Katić, ha ammesso che il cambio doveva essere stato fatto già tempo fa. Osterman si è trovato al centro di polemiche dopo le notizie della bocciatura, da parte della NATO, del grado di addestramento di un intero battaglione della 72esima brigata, verifica che lui stesso aveva ordinato, nonostante abbia saputo già in anticipo che questo non sarebbe riuscito a superare la prova.
Dal rapporto che il ministro Katič ha presentato al governo, emerge che il "rifornimento di personale e le loro attrezzature erano idonee, la valutazione negativa riguardava invece la preparazione, la gestione e il comando, il movimento sul campo di battaglia, la resistenza, gli spostamenti e il trasporto, nonché l'assistenza medica, l'informatica e la comunicazione". A causare questa situazione sarebbe stata la mancanza di qualifiche del personale.
Il premier Miro Cerar si dice preoccupato per la situazione nell'Esercito e sorpreso perché le forze armate slovene hanno deciso di sottoporsi a questa valutazione nonostante abbiano saputo in anticipo di non essere ancora pronte. "L'Esercito e i soldati sono stati pubblicamente umiliati e ne erano consapevoli, credo che questo sia alquanto sconveniente", ha aggiunto Cerar.
A sostenere la sostituzione di Osterman diversi partiti della coalizione, critico invece il partito democratico dell'opposizione. L'SDS crede infatti che sono i brigadieri Franc Končina e Milko Petek quelli che dovrebbero venire sostituiti, non il Capo di Stato Maggiore. Dalla parte di Osterman anche il presidente del Sindacato dei soldati della Slovenia, Gvido Novak. Secondo le sue parole Osterman era il primo ad aver chiesto al governo una sovvenzione di 42 milioni di euro affiche' l'Esercito ritorni a funzionare normalmente, ma non ha mai ottenuto la cifra richiesta.