Foto: Reuters
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Erano di ritorno da una gita ad Istanbul le 45 persone, quasi tutti cittadini macedoni, morte questa notte in Bulgaria in uno dei più gravi incidenti stradali della storia recente del Paese. La tragedia è avvenuta in piena notte, mentre l'autobus su cui viaggiavano le vittime percorreva l'autostrada "Struma" in direzione del confine bulgaro-macedone.
Ancora da accertare le cause dell'incidente: l'autobus si è scontrato contro il guard-rail e si è incendiato, anche se secondo un'altra versione, è stato lo scoppiare di un incendio a bordo a provocare il successivo incidente. Quello che è certo è che il manto stradale era bagnato e sdrucciolevole, e che il tratto interessato dell'autostrada "Struma" è di frequente teatro di incidenti, anche seri.
Ben 45 dei 52 passeggeri dell'autobus sono morti, mentre altri sei sono stati ricoverati negli ospedali di Sofia. La maggior parte delle vittime sono cittadini macedoni, anche se, secondo quanto dichiarato dal premier macedone, Zoran Zaev, sul mezzo viaggiava anche una famiglia belga. Tra i passeggeri coinvolti c'erano molti giovani, e purtroppo, almeno dodici delle vittime sono bambini.
Immediate le reazioni da parte delle autorità sia in Bulgaria che in Macedonia del Nord, Paesi attualmente in pessimi rapporti diplomatici a causa del veto di Sofia all'apertura dei negoziati di adesione all'Unione europea di Skopje, a causa di irrisolte questioni storiche e culturali. La Macedonia del Nord ha dichiarato una giornata di lutto nazionale, mentre il premier bulgaro, Stefan Yanev, ha parlato di "tragedia che scuote due Paesi".


Francesco Martino