Foto: Pixabay
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Nonostante tutto, in cima c’è sempre la Germania: la crisi politica, la crescita stagnante e le difficoltà di approvvigionamenti energetici non sembrano scalzare il paese dalla cima della classifica delle nazioni più ricche del vecchio continente.
Secondo i dati diffusi dalla rivista economica Money, la Germania rimane il paese leader in Europa, con un prodotto interno lordo (la ricchezza prodotta dal paese), più alto d’Europa, pari a 4.460 miliardi di dollari.
Al secondo posto, ma ben distanziato a 3.340 miliardi di dollari, c’è il Regno Unito, seguito dalla Francia e dall’Italia, quarta a 2.255 miliardi. La Slovenia è 29 esima con 68 miliardi, preceduta la Croazia al 26 esimo posto con 82 miliardi di PIL. A livello globale la Germania è la terza economia mondiale, superata solo da Stati Uniti e Cina.
Fa comunque impressione pensare che la ricchezza prodotta in Germania superi il valore delle economie d’Italia e Russia messe insieme.
A reggere l’economia tedesca sono naturalmente le imprese che producono automobili, prodotti chimici e macchinari industriali, ma anche una rete di piccole e medie imprese (spesso leader di mercato nei relativi ambiti di competenza nel mondo), e le energie rinnovabili che producono quasi la metà dell’elettricità utilizzata nel Paese. Una voce importante è occupata anche dai centri finanziari come Berlino, Monaco e Francoforte, città sede della Banca Centrale Europea.
Secondo le stime la crescita economica tedesca rallenterà nel 2024 a causa dell’indebolimento della domanda globale, ma gli esperti prevedono una ripresa nel 2025.

Alessandro Martegani