"La protezione delle frontiere esterne dell'Unione Europea è una nostra responsabilità comune". Lo ha sottolineato il Ministro dell'Interno Aleš Hojs. I partecipanti alla conferenza hanno affrontato il problema della strumentalizzazione dei migranti per scopi politici e di misure congiunte per rafforzare i controlli alle frontiere esterne dell'UE a causa dell'aumento dei flussi migratori, fa sapere un comunicato del Ministero dell'Interno sloveno. "Per i controlli", ha detto Hojs, "vanno utilizzati sistemi moderni e anche barriere fisiche ove necessario, in quanto in passato si sono dimostrate efficaci". La nuova proposta di modifica del Codice Schengen approvata dalla Commissione europea non prevede invece tale misura come una delle opzioni per il controllo delle frontiere, nonostante le richieste arrivate da diversi paesi comunitari. Hojs ha espresso stupore per questo fatto, invitando la Commissione a riconsiderare la sua posizione in merito alla possibilità di finanziare la realizzazione di queste infrastrutture tramite fondi europei.
Ha anche sottolineato l'importanza della dimensione esterna delle migrazioni e di una politica di rimpatrio più efficiente. “Il sistema a livello comunitario non lo è abbastanza”, ha evidenziato ancora Hojs, “quindi vanno compiuti progressi più visibili in questo campo, rafforzando tra l'altro il ruolo di Frontex e nominando al più presto un coordinatore per i rimpatri”. Presente ai lavori la commissaria europea agli affari interni, Ylva Johansson, la quale ha avvertito che il rimpatrio forzato dei migranti è illegale, sottolineando che queste persone hanno il diritto di chiedere asilo. Alla richiesta dei paesi orientali dell'UE di finanziamenti dai fondi europei per la costruzione delle barriere ai confini con la Bielorussia, la commissaria ha detto che si oppone a questa ipotesi: "se gli stati membri vogliono costruirle possono ovviamente farlo ma la posizione della commissione è chiara: non finanzia muri o recinzioni con filo spinato". Al termine della conferenza è stata approvata una dichiarazione congiunta in cui si sostiene il consolidamento di un approccio comune nella gestione delle frontiere, tramite strumenti e misure per un controllo più efficace e una risposta congiunta alle potenziali sfide future al fine di garantire il massimo livello di sicurezza possibile, mantenendo l'integrità dello spazio Schengen, affrontando efficacemente le pressioni migratorie e le minacce ibride.
Delio Dessardo