L'Ue ha mobilitato un pacchetto di 3,3 miliardi di euro per aiutare i partner ad affrontare la pandemia di coronavirus, con spirito di "unità e solidarietà", con un sostegno ed una cooperazione "che vanno ben al di là di quanto qualsiasi altro partner abbia dato alla regione". Sono proprio questi i punti principali della dichiarazione di Zagabria firmata dai leader Ue e i Paesi dei Balcani occidentali che aspirano all'ingresso nell'Unione. Nel documento è però stata omessa la parola "allargamento", dopo che Francia e Olanda hanno nuovamente puntato i piedi in seno al Consiglio europeo.
Durante la videoconferenza è comunque stata riaffermata la prospettiva europea per i Balcani occidentali, e secondo il presidente del Consiglio, Charles Michel, proprio per questo è importante procedere con il processo delle riforme, l'approfondimento della democrazia, il rispetto dello stato di diritto e la lotta alla corruzione. È necessario inoltre "ridurre le tensioni nella regione".
A giugno la Commissione Ue dovrebbe inoltre presentare il quadro della trattativa di adesione per l'Albania e la Macedonia del Nord, quando sarà anche pubblicato il pacchetto complessivo sull'allargamento.
Secondo fonti diplomatiche europee però l'Unione non aveva intenzione di trasformare il vertice in un summit sull'allargamento. "Il fatto che l'incontro sia stato organizzato", nonostante la crisi del coronavirus, "è già un segnale politico molto forte", ha detto il premier croato, Andrej Plenković, in un'intervista a Politico. Anche se durante il vertice non è stato presentato il piano di sostegno socioeconomico, come previsto inizialmente, la pubblicazione del pacchetto è solo rimandata all'autunno.
Il premier sloveno, Janez Janša, ha sottolineato intanto che il processo di allargamento, nonostante la pandemia, dovrebbe continuare senza ulteriore indugio. L'Ue, secondo le sue parole, malgrado le nuove sfide da affrontare, deve rimanere attiva in regione. Lo sviluppo socioeconomico dei Balcani occidentali e l'integrazione della regione nell'Ue sono di fondamentale importanza per tutta l'Europa, perciò - sempre secondo Janša - nonostante l'attuale crisi è necessario impegnarsi per garantire un convergenza politica, economica, legale e sociale.
E. P.