Si è svolto a Trieste il convegno “Sport e Disabilità”, un progetto a cura del Centro Universitario Sportivo, a cui hanno partecipato rappresentanti di realtà impegnate nello sport integrato ed inclusivo, come Calicanto, Fuoric'entro ed Anffas.
Lo sport può rappresentare una fonte di grande beneficio per disabili ed anziani, contribuendo a recuperare non solo fisicamente ma anche psicologicamente le persone che decidono di praticarlo. La pratica sportiva agisce inoltre su due piani: l'integrazione e l'inclusione sociale. Nel primo caso il disabile interagisce con il normodotato, nel secondo caso la persona disabile non si adatta a quella abile ma deve essere la politica a predisporre attività idonee a tutti. È in questo secondo ambito che operano le realtà che si occupano di inclusione sportiva, codificando attività che permettono a diversamente abili ed abili di giocare insieme sullo stesso campo, come ad esempio il baskin, iniziando quindi con l'attività fisica un percorsa che porti all'indipendenza, come ci ha spiegato la dottoressa Elena Gianello, referente dell'Associazione Calicanto Onlus: “il grosso problema, visto che con lo sport stiamo camminando e molte associazioni no profit, ma lo stesso Stato italiano, oltre che a quello croato e sloveno hanno capito, è che l'inclusione è fondamentale, ma non basta. Non basta perché le persone disabili hanno un diritto, che è sancito dalla Costituzione italiana in questo caso, che è quello del diritto al lavoro. Su questo bisogna fare tanto ancora, perché la strada è molto lunga e molto complessa e soprattutto è all'inizio”.
Abbiamo citato il baskin, un nuovo sport che nasce dal basket ma permette a tutti di giocare insieme, abili e disabili, come ci ha spiegato Giulio Pituzzi, allenatore della prima squadra di questo sport nata a Trieste, in collaborazione con Anffas e Fuoric'entro, i Bazinga: “penso che sia in assoluto lo sport, il gioco, più equo che possiamo trovare. È stato pensato e continuamente modificato affinché tutti quanti possono dare il meglio delle loro possibilità”.
Davide Fifaco