Foto: EPA
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A seguito dell’episodio avvenuto durante la partita di lunedì 11 marzo, durante la quale alcuni giocatori della squadra di Santa Croce sono stati insultati per la loro appartenenza alla minoranza slovena, la società non ha esitato a segnalare la vicenda alla Federazione. Durante una riunione con quest’ultima, relativa ai settori giovanili del Friuli Venezia Giulia, uno dei temi principali è stato questo caso di razzismo. Si è arrivati a una soluzione? La FIGC ha reagito? Ne abbiamo parlato con Nataša Sedmak, responsabile del settore giovanile del Vesna.
“Per quanto riguarda il settore giovanile, parliamo degli arbitri, ragazzi di 16, 17 o 18 anni, sono molto giovani, è la loro prima esperienza di arbitraggio; quindi, quando si trovano in queste situazioni sono anche loro in difficoltà. La Federazione punta il dito anche sull'educazione dei nostri ragazzi, che parte tra le mura domestiche; quindi, per questo abbiamo pensato che in questi casi sarebbe doveroso, quando un ragazzo insulta l’avversario, convocare non solo il ragazzo in questione ma anche i genitori e fare quindi un'azione comune.”

La Sedmak ha anche voluto lodare la reazione della presidente della squadra autrice dei commenti razzisti, replica definita da lei non scontata. “Sottolineo una cosa molto importante, un’azione esemplare della presidente della Bisiaca. Sabato la loro squadra giovanile doveva giocare una partita con il San Giovanni e la presidente ha deciso di non far scendere i ragazzi in campo per punizione e così hanno perso a tavolino. È stata un'azione molto importante, sicuramente la prima fatta in questo contesto.”
In futuro il Vesna è certo di andare incontro ad ulteriori episodi di razzismo, che vanno avanti ormai da anni, ma d’ora in poi, ogni singola vicenda verrà segnalata agli arbitri e alla Federazione.

B.Ž.