Un tratto di costa rimasto inutilizzato e inutilizzabile per più di 20 anni, un progetto di uno stabilimento a pagamento, poi la scoperta del terreno inquinato, un lungo iter per sbloccare la bonifica, e dopo tre anni di lavori, complicati dalle alluvioni e dal Covid, l’apertura delle nuove strutture.
È la storia di “Acquario 2020”, la nuova area inaugurata poche settimane fa dal comune di Muggia che unisce la possibilità di passare del tempo in riva al mare, con una spiaggia di sabbia, una rarità nel golfo di Trieste, e l’opportunità di sfruttare anche delle strutture sportive, il tutto assolutamente gratis.
L’area, bonificata inserendo degli strati di protezione nel terreno, che non consentono la posa di fognature o alberi, rimpiazzati da tettoie per garantire l’ombra, ha un’estensione di 28 mila metri quadri, e ha rivitalizzato e dato un nuovo aspetto a un tratto di costa a lungo abbandonato: accanto alla spiaggia e alle aree attrezzate, ci sono un parcheggio, zone ristoro, aree gioco, un campo da beach volley e persino uno skate park, un tipo di struttura sempre più ricercata in regione, impreziosita dalla posizione in riva al mare.
Il tutto contribuisce a dare all’area un’atmosfera diversa dai tradizionali impianti balneari del Golfo, con una chiara ispirazione alle spiagge californiane: una formula che sembra esser stata molto apprezzata, con bagnanti e sportivi che hanno sfruttato in gran numero le nuove opportunità.
L’unica difficoltà è la distanza dal centro abitato di Muggia, ma, oltre alla strada e al parcheggio, ci sono una pista ciclabile e anche un servizio navetta che collega la cittadina alla nuova area, che non sarà utilizzabile solo in estate. Il percorso lungo il mare e le strutture sportive infatti sono state pensate per essere vissute tutto l’anno, ammirando anche i tramonti, che rappresentano un valore aggiunto per il rinnovato tratto di costa del Golfo.
Alessandro Martegani