Foto: Radio Capodistria
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Quattro i candidati alla presidenza della regione Friuli Venezia giulia: Massimiliano Fedriga per il centro destra, Sergio Bolzonello per il centrosinistra, Alessandro Fraleoni Morgera per il M5s e Sergio Cecotti per gli autonomisti. Queste le loro posizioni riguardo i finanziamenti regionali rivolti alla Comunità nazionale italiana e all’utilità o meno del sistema dei bandi.

Massimiliano Fedriga (centrodestra): . Dobbiamo invece, anche per quanto riguarda i contributi che vengono dati alla CNI, far scegliere a chi vive quella comunità, a chi vive quel territorio e che sa quali sono le migliori iniziativa da fare per dare le risposte giuste alla gente. Ho preso l’impegno che in caso di una mia vittoria si terrà al più presto un incontro con i rappresentanti della CNI e insieme si deciderà la migliore strategia per uscire dalla situazione creata dalla giunta uscente".

Sergio Bolzonello (centrosinistra): “"Io penso che c'è un problema burocratico che vada risolto, questo è evidente, dopo di che il sistema dei bandi è un sistema che ormai c'è dappertutto ed è un sistema corretto. I fondi che arrivano da Roma sono una cosa. I fondi che arrivano da Trieste sono un'altra e noi vogliamo darli e darne anche di più all'interno però di una processualità che sia trasparente, visibile e che abbia un'importanza davvero per tutti noi. Quindi io il problema non lo vedo, vedo un'opportunità che è quella di dare di più, non quella di dare di meno".

Alessandro Fraleoni Morgera (M5s): “Nel momento in cui il candidato che propone ciò dovesse essere alla guida della Regione e dovesse impostare i bandi per la concessione di finanziamenti a questa o quest'altra associazione in modo meno che completamente trasparente noi faremo certamente sentire la nostra voce. Nel momento in cui i finanziamenti vengono erogati dalla Regione a fronte di progetti che hanno un'utilità sociale all'interno della vita culturale della Regione e questi soldi sono rendicontati regolarmente e la spesa è giustificata davanti ai cittadini non vediamo motivi per questo tipo di cambiamenti. Certamente nel caso in cui, invece, ci sono più enti che richiedono la stessa quota di fondi regionali destinati allo stesso scopo, allora è chiaro che bisogna ricorrere a dei bandi competitivi".

Sergio Cecotti (Movimento Patto per l’Autonomia): “Io penso che sia un problema generale. La Regione con gli ultimi mandati si è immaginata di dare i finanziamenti a tutte le attività usando questa tecnica di bandi e di rendicontazioni molto pesanti, che allunga i tempi sia di concessione del contributo che di verifica ecc… Modalità che sono ingiustificate e assurde per contributi che raramente superano le poche decine di migliaia di euro. Sono modelli che l’Unione europea ha introdotto per finanziamenti plurimilionari. Io intendo sbaraccare tutta questa burocrazia, tutto questo sistema di controlli che sono assolutamente fuori scala rispetto al tema delle quantità di denaro in gioco”.

Barbara Costamagna