Chiude con un positivo contabile pari a 5 mila euro circa l'ufficio capodistriano di Unione Italiana e con un negativo contabile di 144 mila kune, 20 mila euro circa, l'Unione Italiana con sede a Fiume. ''Non si tratta di cattiva amministrazione ma si tratta di un positivo e di un negativo solo contabile nel senso che noi non possiamo creare perdite in quanto abbiamo dei mezzi finalizzati che dobbiamo utilizzare per determinate attività'' ha spiegato il presidente della Giunta esecutiva, Maurizio Tremul e ha aggiunto ''si è arrivati a spendere più di quello che si è incassato perché sono stati fatti dei pagamenti anticipati per le attività delle Comunità degli Italiani e di altre istituzioni. Nel corso del dibattito in sede di Giunta esecutiva emerse le difficoltà che si hanno con i revisori dei conti croati proprio in relazione ai versamenti anticipati, versamenti che però permettono ai sodalizi di operare e che dimostrano come l'Unione Italiana sia al servizio dei connazionali'' ha affermato ancora Tremul sottolineando come ''noi dobbiamo rispettare le normative italiane, slovene e croate e non sempre questo rispetto ci porta ad una uniformità di trattamento''. ''Non possiamo applicare quello che ci viene chiesto dal revisore dei conti; se dovessimo applicare quello che ci viene chiesto dovremmo chiedere alle Comunità di ritornarci tutti i mezzi ovvero di rendicontare i mezzi entro la fine dell'anno il che significherebbe che con gennaio 2018 sarebbero senza soldi e dovrebbero chiudere'' ha affermato il presidente della Giunta esecutiva di Unione Italiana. I bilanci consuntivi 2017 assieme al bilancio preventivo 2018 saranno all'ordine del giorno della seduta dell'Assemblea UI convocata per lunedì 26 febbraio. In discussione anche le modifiche allo Statuto dell'Unione Italiana.
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