Autorità e produttori interessati hanno preferito far passare qualche mese per festeggiare il riconoscimento che è stato ufficializzato – ricordiamo - ad inizio agosto. La cerimonia è arrivata così in concomitanza di San Martino che è il protettore del vino, dei vinai e viticoltori, ma soprattutto è il patrono di Momiano. Nel corso dell'incontro, organizzato nella cantina di Gianfranco Kozlović, che è anche presidente dell'Associazione Vino Momilianum e che assieme ad altri quattro produttori dell'area ha avviato l'iter per il riconoscimento, sottolineata più volte l'importanza del progetto che attribuisce a Momiano e l'Istria il titolo di terra del buon vino. "Ci sono voluti sei anni, ma alla fine ce l'abbiamo fatta", ha detto un soddisfatto Rino Prelac, altro produttore della zona che già la scorsa estate ci aveva parlato della specificità del moscato momianese, varietà autoctona adattatasi col tempo in un territorio ben definito che da un prodotto con eccellenti risultati organolettici e qualitativi. Il marchio d'origine protetta - si è sentito dire ieri - darà una spinta, farà da volano alle nuove generazioni di vitivinicoltori e contribuirà alla valorizzazione del territorio.
Numerose le autorità intervenute alla cerimonia tra queste il sindaco di Buie, Frabizio Vižintin, gli assessori regionali alla Cultura e all'Agricoltura, Torbica e Pincan, nonché il governatore Miletić che ha rilevato: "Dietro a questo successo ci stanno gli sforzi, le fatiche, il lavoro dell'uomo perciò siamo ancora più orgogliosi di questo riconoscimento che dimostra come l'Istria pur essendo una regione piccola è riuscita a farsi riconoscere per prodotti e specialità eccellenti e di qualità e ciò conferma che abbiamo imboccato la strada giusta sulla quale proseguire anche in futuro".
Lionella Pausin Acquavita