Ci sono pure le italiane "Dante Alighieri" di Pola e "Leonardo da Vinci" di Buie tra le undici Scuole medie superiori istriane che da quest'anno proporranno nel loro programma questa nuova materia che sarà insegnata agli alunni di terza e quarta classe. "L'intento è quello di introdurre la disciplina in tutti i 21 istituti di cui siamo fondatori", ha detto il governatore istriano Boris Miletić, ricordando il forte impegno che questa amministrazione regionale rivolge proprio al settore scuola. Egli si è complimentato con i 17 docenti che da maggio in qua hanno frequentato dei particolari corsi che li abilitano all'insegnamento di "Scuola e Comunità", così è stata denominata la nuova materia elaborata dal Centro studi di pace dell'Università di Fiume e dall'Istituto per le ricerche sociali di Zagabria. Nell'occasione, Boris Jokić, direttore dell'istituto zagabrese, ha spiegato che si tratta di una disciplina che mette al primo posto l'allievo e i suoi interessi che vengono proposti in una decina di settori tematici che inglobano la cultura e l'informazione, lo sport e l'attività fisica, la salute, la democrazia e la società civile, l'uguaglianza sociale, le migrazioni, l'urbanistica, l'ambiente, l'economia e i diritti umani.
"Una volta individuato un fenomeno o un problema, gli studenti dovranno analizzarlo sotto vari aspetti, proporre soluzioni ed infine intervenire con azioni concrete nella comunità", ha spiegato Jokić, convinto che "contrariamente a quanto si pensa, i giovani sono interessati ad affrontare problemi che li riguardano, che li preoccupano: dall'offerta culturale alla povertà e fino alla devastazione dell'ambiente naturale". La nuova materia prevede un fondo annuale di 70 ore, ovvero due ore di lezione alla settimana, e - cosa molto importante - permetterà alle scuole e ai gruppi di ricerca di fare rete onde analizzare e scambiare i dati sul lavoro svolto.

Foto: BoBo
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