Sono poco più di 42mila gli aventi diritto chiamati a confermare il decreto con cui lo scorso 23 giugno il Consiglio comunale ha destinato la zona che si trova di fronte al Tribunale - il centro urbano Barka - a quartiere residenziale con 300-400 alloggi, la sede del nuovo poliambulatorio e altre strutture, parcheggi e aree verdi. Il referendum abrogativo è stato indetto direttamente dal sindaco di Capodistria Aleš Bržan, per evitare il ripetersi dei contrasti insorti lo scorso anno quando era partita la raccolta delle firme per indire la consultazione sul parco cittadino. Il caso era finito anche alla Corte Costituzionale.
Il comune di Capodistria non partecipa alla campagna referendaria, che è stata in queste settimane abbastanza sottotono, con messaggi a distanza sui social e manifesti in vari posti della città, dove il bilinguismo non è stato del tutto rispettato. I sostenitori del SI reputano l'attuazione del decreto sul piano urbanistico un'importante contributo alla politica abitativa, il fronte del NO, con a capo l'ex sindaco Popovič, chiede l'abrogazione del piano comunale per favorire il progetto di un grande parco cittadino per dare a Capodistria nuove prospettive di sviluppo soprattutto in campo turistico. Affinchè il referendum abrogativo riesca devono votare contro almeno 8516 elettori. Hanno votato anticipatamente, nella giornata di mercoledì al seggio allestito presso la sede dell'amministrazione comunale, circa 270 elettori. Domenica seggi aperti dalle 7 alle 19. (ld)