Gli speleologi sono stati ingaggiati dall'associazione civica ''Naš potok - Il nostro torrente'' che da anni richiama l'attenzione sull'inquinamento della foiba, però senza troppo riscontro da parte delle istituzioni. Ebbene sono stati trovati molti sedimenti'' cosi il dottor Nenad Buzjak del Dipartimento di Geografia presso l'Università di Zagabria "l'acqua è torbida e il torrente Foiba trasporta continuamente nella cavità le immondizie della discarica di Lakota: tonnellate e tonnellate di plastica, gomma, vetro, scarti di materiale edile e quant'altro. C'è poi un grosso strato di fanghiglia bianca e grigia, molto probabilmente originata proprio dall'impatto sull'acqua sotterranea delle polveri provenienti dalla discarica.'' Lana Penzić della Società speleologica croata ha richiamato l'attenzione sull'annientamento della fauna della grotta ossia le rane e le lumache delle caverne, rimaste soffocate. Va ricordato che gli speleologi si sono calati nella foiba innanzitutto per fotografare la situazione nonchè prelevare campioni di acqua e di sedimenti da far analizzare in laboratorio. I risultati non sono ancora disponibili.

Valmer Cusma

Foto: Radio Capodistria/Branko Glavić
Foto: Radio Capodistria/Branko Glavić