Sono ancora poche le indiscrezioni trapelate da questo importante congresso che arriva dopo le dimissioni dal partito dell’ex presidente e governatore istriano Boris Miletić, seguite alla decisione dei vertici dietini di avviare nei suoi confronti un procedimento disciplinare. Una decisione difesa pure ieri da Dalibor Paus che dallo scorso settembre guida il partito delle tre caprette. "Le amministrative non hanno portato ai risultati sperati perciò ognuno deve rispondere degli errori commessi" ha detto ai giornalisti incontrati proprio mentre era in corso il congresso che si è svolto tramite streaming da tre sedi dislocate: Pola, Albona e Cittanova. Sembra comunque che nessuno dei 270 consiglieri abbia posto in dibattito la questione Miletić e neppure un’eventuale responsabilità di Paus per la perdita dello zuppano istriano che ora svolge il suo incarico da indipendente. “Fino a quando seguirà il programma DDI con il quale è stato eletto, non ci saranno problemi” dicono i vertici del partito che detiene ancora la maggioranza del Consiglio regionale e governa diverse località della penisola. A detta del leader dietino non ci sarebbero frazioni interne bensì solo riflessioni diverse ma costruttive volte a ridare forza e unità alla formazione regionalista e risposte concrete agli elettori istriani interessati di più alle reali difficoltà quotidiane e al futuro dei loro figli che alle beghe intrapartitiche. “Se l’Istria è oggi quella regione che tutti conoscono, un grande merito va al nostro partito che perciò deve essere ancora più responsabile per il futuro della penisola” ha detto Dalibor Paus.
Lionella Pausin Acquavita
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