Alla fine, Boris Miletić ce l’ha fatta a vincere, ma con soli 40 voti di differenza. La riconta delle schede in alcuni seggi elettorali, voluta dal SDP ha confermato alcune irregolarità che avrebbero comunque danneggiato entrambi i candidati. La Commissione elettorale centrale ha però giudicato infondato - vista l’assenza di osservazioni al momento del conteggio- il ricorso che richiedeva il controllo di un’altra trentina di seggi della penisola. Sarebbe stata rivista la documentazione in undici unità dell’amministrazione locale che nell’insieme hanno registrato 1660 schede nulle ovvero il 79 per cento di quelle protocollate al ballottaggio del 30 maggio. “Non soltanto 11 seggi bensì unità dove sono stati registrati i 4/5 delle 2 mila 76 schede nulle” ha riferito la Commissione elettorale. E mentre i dietini Boris Miletić ed il suo vice Tulio Demetlika si stanno preparando ad insediarsi in via Flanatica, i socialdemocratici stanno pensando ad un ricorso alla Corte costituzionale. Nel corso di una conferenza stampa convocata stamane a Pola, il mancato zuppano Danijel Ferić ha annunciato questa possibilità mentre il presidente della sezione regionale e sindaco di Umago Villi Bassanese ha aggiunto che vanno modificate alcune regole elettorali per permettere la raccolta dei dati in un unico centro elettorale conteale onde evitare “contaminazioni” e facilitare i controlli.
(lpa)