Della regionalizzazione della Slovenia si parla ormai da quasi 20 anni, ma ora la proposta del Consiglio di Stato sta per entrare nel vivo del dibattito pubblico. I quattro comuni costieri propongono a riguardo la costituzione della Regione Istria che comprenderebbe appunto i comuni della parte slovena della penisola svincolandosi dall'inclusione nella regione Carniola interna-Carso fino all'area di Postumia, come previsto dalla bozza attuale. Infatti, nella bozza del documento concordato tra le municipalità costiere - e già approvato in sede di consiglio comunale a Isola e Capodistria - si spiega che la nascita di una regione istriana sarebbe più consona alle caratteristiche storiche, geografiche ed economiche dell'area in questione. Viene citata esplicitamente nel documento anche la Comunità nazionale italiana che, nell'ambito della Regione Istria - stando ai proponenti - verrebbe tutelata in modo piu' efficace. La Regione Istria avrebbe sede a Capodistria, quarto comune in Slovenia per numero di abitanti. I consigli comunali delle municipalità di Capodistria e Isola hanno confermato la decisione nelle riunioni svoltesi, rispettivamente alla fine di maggio e della scorsa settimana. Mentre i consigli comunali di Pirano e Ancarano dovrebbero esprimersi in una delle prossime sessioni.
L'iniziativa è salutata positivamente anche da Maurizio Tremul, Presidente dell'Unione Italiana, che sul suo profilo social sottolinea l'importanza di istituire l'Istria a Statuto speciale, comprendente le municipalità di Ancarano, Capoditria, Isola e Pirano, come proposto dal Consiglio comunale di Isola. Tremul ribadisce: "Finalmente: Isola sposa le tesi di moliti istriani e di moltissimi connazionali, tra cui l'Unione Italiana che per prima, da tempo immemore, sostiene questa idea. Peccato che altre nostre Istituzioni rappresentative ciurlino nel manico".
Corrado Cimador