Nel primo '900, Strugnano era conosciuta soprattutto per la coltivazione di frutta e ortaggi di cui riforniva i mercati triestini.
Successivamente, gli agricoltori si sono orientati verso la produzione di olio d'oliva e vino e sulla coltivazione di carciofi, piante autoctone del litorale istriano.
Negli ultimi decenni, però, il re indiscusso dell'agricoltura della penisoletta di Strugnano è il cachi. Detto anche mela d'Oriente, è arrivato in queste zone dall'Itala, negli anni precedenti la seconda guerra mondiale
L'Associazione Turistica "Solinar", organizza da più di vent'anni la Festa dei Cachi, che esplora la versatilità del frutto, offrendo la possibilità di gustare ogni sorta di delizia a base di cachi: marmellate, dolci, grappe, pane e molto altro, come ci spiega la presidente dell' associazione Marina Knez:
"Abbiamo portato vari tipi di cachi, sia quelli maturi che quelli non, magari da portare a casa e farli maturare da soli. Ci sono i soliti dolci con i cachi, si può trovare anche qualche cachi essicato. Poi i cioccolatini fatti con i cachi o magari con altri ripieni. Poi abbiamo la famea dei saleseri, che ci presentano un pò di cultura dalle nostre parti e che sono presenti ogni anno."
Attualmente, le piantagioni strugnanesi rendono un terzo dell'intera produzione slovena. Perciò' non c'è da stupirsi se, con una produzione annuale di circa 200 tonnellate, Strugnano, nel mese di novembre si tinga di arancione acceso per un intero fine settimana, offrendo a appassionati di varia provenienza un programma ricco e accattivante.
Oltre alle varie bancarelle degustative, durante la festa dei cachi di Strugnano si può prender parte ad attività d'intrattenimento, laboratori e mostre di opere artistiche realizzate dai più piccoli. Ad allietare le giornate e le serate del festival ci penseranno le sinfonie dei fisarmonicisti provenienti dall'Italia. Durante tutti e tre i giorni sarà disponibile un trenino che collegherà il centro di Strugnano con il luogo dell'evento e viceversa.
La festa iniziata oggi si protrarrà fino a domenica 17 novembre.
Le giornate si svolgeranno in allegria, riscaldando il cuore a tutti. Sono attesi migliaia di visitatori dalla Slovenia e dai paesi confinanti.