I soli 54 voti di differenza che hanno decretato la vittoria del dietino Boris Miletić, vincitore al ballottaggio per la carica di governatore della Regione istriana fanno sperare Danijel Ferić e i suoi socialdemocratici che già da domenica si richiamano a presunte irregolarità registrate in alcuni seggi elettorali. “Le duemila schede nulle fanno destare dei sospetti” dicono aggiungendo che sarebbero state dichiarate non valide pure quelle che invece indicavano una chiara preferenza. “Dopo un primo sommario controllo in 12 seggi abbiamo rinvenuto una quarantina di casi, ma siamo sicuri che il numero potrebbe aumentare in seguito ad un più dettagliato controllo” aggiungono gli esponenti SDP che si richiamano ad un suggerimento della Corte costituzionale che indirizza a ritenere valide le schede dove e’ chiara la scelta dell’ elettore nonostante scarabocchi, frasi inopportune e così via. Intanto pure la Dieta democratica istriana annuncia ricorsi definendo ingiustificata la pressione che i rivali politici stanno attuando sulle commissioni elettorali locali. “Non siamo contrari ad un riconteggio delle schede ma mettere in forse la regolarità delle elezioni danneggia la reputazione, degrada le istituzioni di questo stato” ha affermato Boris Miletić non mancando di ricordare che gli è mancato poco per vincere al primo turno e che poi al secondo ha perso più di 12 mila voti. “Non siamo riusciti ad attivare gli elettori di quelle località, dove i sindaci sono stati eletti il 16 maggio per questo e per altri motivi ho deciso di mettere il mio mandato di presidente DDI in mano al partito” ha concluso Boris Miletić. Intanto l’ufficializzazione dei dati da parte della Commissione elettorale regionale dovrebbe arrivare lunedì prossimo.
Lionella Pausin Acquavita