I responsabili dei gruppi operativi hanno illustrato a Dol, presso Hrastovlje, quanto fatto finora e la situazione a oltre un mese dal deragliamento di alcuni vagoni cisterna e la conseguente fuoriuscita di circa 9 mila litri di kerosene, finiti poi nel terreno, con il rischio di inquinamento delle falde acquifere. L'incontro e' stato promosso dal Comune di Capodistria, per informare nel miglior modo possibile gli abitanti delle zone maggiormente a rischio inquinamento. Il sindaco Aleš Bržan ha valutato positivamente gli interventi per scongiurare il rischio che il kerosene arrivi alle falde acquifere, la paura pero' resta. "All'inizio c'e' stato qualche problema nel coordinamento, i successivi provvedimenti adottati hanno dato risultati; c'e' ancora preoccupazione per i rischi che l'acqua venga contaminata dal carburante presente nel terreno", ha detto Bržan; "siamo pero' pronti, soprattutto per quanto riguarda il nostro acquedotto", ha aggiunto. Lilijana Kozlovič, responsabile dell'Agenzia per l'Ambiente, ha sottolineato che per fortuna non c'e' stato un inquinamento ambientale proprio grazie a tutte le misure scattate dopo l'emergenza.
Ricordiamo che l'Agenzia ha affidato alle Ferrovie Slovene il compito di monitorare d'ora in poi la qualita' dell'acqua potabile nella zona di Hrastovlje. Erano presenti all'incontro anche esponenti delle stesse Ferrovie, della Direzione per le acque, dell'Istituto di Geologia, dell'Istituto nazionale per la salute pubblica e dell'Acquedotto del Risano.
Delio Dessardo