A Isola, la revisione del bilancio fa discutere. Questa si è resa necessaria a causa dell'aumento delle spese operative degli enti pubblici, dovuto principalmente alla riforma salariale e all'incremento dei costi del personale all'interno dell'amministrazione comunale. Inoltre, i ricavi derivanti dalla vendita di beni patrimoniali sono stati ridimensionati, allineandoli alle reali aspettative. Il bilancio modificato prevede l’avvio di nuovi progetti che saranno realizzati nel 2025, molti dei quali cofinanziati dall’Unione Europea. Tuttavia, il maggiore volume di investimenti e l’incertezza sui tempi di erogazione dei fondi europei potrebbero causare problemi di liquidità. Per far fronte a queste esigenze, il Consiglio ha approvato un’ulteriore possibilità di indebitamento fino a 2,2 milioni di euro. Durante la seduta, l’ex sindaco Danilo Markočič ha sollevato perplessità sulla gestione delle risorse, chiedendo perché non siano stati messi in vendita i terreni e gli edifici già destinati a tale scopo. Il sindaco Milan Bogatič ha replicato che il piano annuale è stato concepito per garantire maggiore stabilità economica e che, senza infrastrutture adeguate, le proprietà immobiliari risultano invendibili. Dubbi sono stati espressi anche in merito al progetto di sostituzione dell'erba sintetica sul campo da calcio dello stadio cittadino. Si prevede infatti un investimento di oltre 500 mila euro, cifra che ha sollevato perplessità sulla sostenibilità' economica del progetto. Dal dibattito è emerso che un manto erboso artificiale ha una durata media di circa 10 anni, mentre quello attualmente in uso a Isola è stato installato quasi 15 anni fa. Inoltre, sono stati riportati episodi di infortuni attribuiti al deterioramento della superficie attuale, rendendo sempre più urgente un intervento di manutenzione straordinaria. È stato inoltre discusso il piano di gestione dello storico Palazzo del Podestà che verrà in futuro adibito a centro turistico e culturale. Alcuni consiglieri comunali hanno sottolineato il suo potenziale per attività protocollari, mentre altri si sono chiesti se il nome attuale fosse davvero il più adatto per rappresentare l'edificio nella sua nuova veste. Il vicesindaco della minoranza Agnese Babič ha ricordato che è lo stesso discorso storico a confermare la necessità di mantenerne il nome scelto anche per differenziarlo da Palazzo Pretorio di Capodistria. In merito ai contenuti ha ricordato che, oltre all'aspetto turistico e educativo, di importanza centrale sarà anche l'area museale che vi sarà allestita. I presenti hanno infine convenuto sulla possibilità di destinare il palazzo anche a finalità protocollari e di rappresentanza.
M.N.