L'Istria intende fare un salto di qualità nel campo dei servizi di pronto intervento medico sanitario. Ha avviato i primi passi del progetto riguardante la costruzione di 7 nuovi edifici in altrettante città istriane: Pola, Pinguente, Rovigno, Pisino, Albona, Umago e Parenzo.

Il piano ha ottenuto disco verde dalla Regione che ha già approvato lo stanziamento di 273 mila euro per la stesura dei progetti preliminari. Per quel che riguarda invece i costi di attuazione di circa 3-4 milioni euro per ogni edificio, si busserà alle porte dei fondi europei. "L'Istituto formativo della medicina d'urgenza" spiega la sua direttrice Tatjana Čemerikić "non dispone di sedi proprie per cui dobbiamo arrangiarci alla meglio usando qualche ambiente delle Case della Salute mentre la direzione si trova nel palazzo della Regione. Sicuramente non sono spazi funzionali rispetto alle moderne esigenze. Sono ambienti piuttosto datati che richiedono continui interventi di manutenzione e riparazione con costi tutt'altro che indifferenti e alla fine il risultato è molto modesto. Molto meglio allora costruire strutture nuove in punti strategici fuori dal centro città da dove le autoambulanze possono raggiungere in tempi rapidissimi il luogo dell'intervento". Alle città di Pola, Pinguente, Rovigno, Psino, Albona, Umago e Parenzo è stato chiesto di mettere a disposizione immobili adeguati da 2500 a 3000 metri quadrati di superficie dove troverebbero posto gli edifici in parola e fino a 4 appartamenti per il personale medico-sanitario. Si tratta di un progetto che richiederà tempi piuttosto lunghi di attuazione, comunque quel che conta è cominciare.
Valmer Cusma