Foto: Ministero della cultura croato/Governo
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Un progetto avviato ancora nel 2008 ma che si è andato a concretizzare in questi ultimi cinque anni prima con la preparazione della documentazione progettuale e il conseguimento dei permessi edilizi, e quindi con l’avvio della ricostruzione dell’ex caserma di Bertossi. L’iniziativa pone fine alla cronica mancanza di spazi dell’istituzione pisinese che raccoglie, ordina, conserva e offre in visione il materiale archivistico dell’area amministrata dalla Regione istriana e che pur operante in tre sedi - il Castello e due depositi dislocati - non riusciva, ormai dagli anni ’70 in qua, ad accogliere nuova documentazione.Ora, nei 1600 metri quadrati di superfice, la gran parte dei quali predisposti ad immagazzinare incartamenti, sarà garantita oltre che ad un’attività più responsabile e trasparente, una fornitura più rapida dei servizi ed una maggiore disponibilità di materiale”, ha dichiarato la direttrice dell’Archivio Mirela Mrak Kliman spiegando che entro la fine dell’anno sarà trasferita a Bertossi la documentazione già conservata a Pisino e quindi si avvierà la raccolta di quella custodita dalle istituzioni pubbliche della Regione istriana, in primo luogo dai Tribunali.

Foto: Ministero della cultura croato/Governo
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Da rilevare che l’investimento, che include pure un moderno laboratorio per la conservazione e il restauro, supera i 3 milioni e mezzo di euro, finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza che si avvale dei fondi dell’omonimo meccanismo europeo. La Ministra croata alla cultura Nina Obuljen Koržinek ha precisato che l’allargamento dell’Archivio di Pisino rientra nell’ampio progetto governativo che prevede simili investimenti pure in altre località del Paese e include, oltre che al risanamento delle strutture, il miglioramento dei servizi digitali che dovrebbe sviluppare il sistema informativo archivistico nazionale e rafforzare la rete nazionale degli archivi. “Verba volant, scripta manent/Le parole volano, gli scritti rimangono.” Con questa locuzione la Mrak Kliman ha riassunto l’importanza degli archivi che custodiscono la storia e la cultura di un popolo e di un territorio. Per quanto riguarda l’istituzione pisinese va detto che, dalla sua costituzione nel 1958, è organizzata in diversi dipartimenti e cura quasi 850 fondi e raccolte con documenti che risalgono al 1200.

L.P.A.