Samira Kentrić non ha nascosto la grande soddisfazione per la mostra capodistriana dedicata al suo lavoro di illustratrice inaugurata qualche settimana fa che sta riscontrando un buon successo di visitatori. L’esposizione ripercorre la carriera dell’artista, attraverso riproduzioni di grande effetto di alcune delle sue illustrazioni più iconiche, pubblicate negli ultimi anni in libri e giornali.
La Kentrić ha spiegato il senso del suo lavoro, dimostrando profondità di pensiero e capacità analitiche che superano la mera tecnica pittorica. Fondamentale per lei l'immediatezza dell'immagine che per la natura della sua attività deve saper cogliere il senso delle parole che è chiamata ad accompagnare. La sua arte è infatti stata messa in molti casi a disposizione di scrittori e commentatori e per questo la sua natura risulta da un certo punto di vista particolare: frutto da un lato di un continuo confronto e dall’altro della necessità di sintetizzare attraverso il disegno il messaggio che sta dietro le parole.
Un lavoro che nasce dall'intimo, ma che guarda al mondo, con disincanto ma anche con poesia, cercando di influire su di esso attraverso il segno che diventa così un atto politico. Un agire nel mondo che nel suo caso si esplica anche attraverso le arti performative, alle quali la Kentrić si è avvicinata tempo fa come forma condivisa di comunicazione e di impegno civile. Un lavoro che si fonde con l’autobiografia nelle sue graphic novel, che esprimono i temi a lei cari, e che gli hanno valso anche fama internazionale.
Una mostra di grande effetto, che attraverso l’ironia, aiuta ad interpretare la Slovenia e il mondo senza provincialismi e con il gusto della meraviglia, che l’età adulta sembra non aver portato via a Samira Kentrić, che si conferma una delle illustratrici più interessanti e prolifiche del paese.
Barbara Costamagna