Diverse società per la protezione degli animali richiamano l'attenzione su quelle che definiscono condizioni inaccettabili di sbarco del bestiame dai camion provenienti dall'Europa centrale e di imbarco sulle navi a Valpidocchio nel Canal d'Arsa per il trasporto via mare in tutto il mondo. „Gli animali arrivano a Valpidocchio in condizioni di grande sofferenza e stress“ queste, in sintesi, le accuse „dopo un trasporto stipati in piccoli spazi sovraffollati, tra sporcizia e disidratazione soprattutto nei mesi estivi. E prima che possano rifiatare e riprendersi dai lunghi viaggi nei camion, vengono subito caricati sulle navi ancora sotto shock“. A proposito viene fatto l'esempio di un toro appeso con una sola zampa alla gru, stramazzato al suolo con la spina dorsale fratturata, durante la manovra di imbarco. Incidenti del genere, così le segnalazioni, purtroppo non sono isolati. Dopo il monito della Commissione europea in base alle verifiche effettuate nel 2018, la situazione non sembra migliorare affatto. L' Ispettorato di stato croato chiamato in causa, risponde che l' Ispezione veterinaria attua le misure raccomandate dalla Commissione europea, per cui i rischi per gli animali, vengono ridotti al minimo. E nel gennaio scorso il Parlamento europeo ha approvato alcune raccomandazioni per il trasporto di animali vivi da più parti però giudicate poco severe. Ricordiamo infine che allo scalo di Valpidocchio, si registra un movimento di circa 55.000 tonnellate di bestiame all'anno.
Valmer Cusma