A Parenzo, come pure nelle altre località lungo la fascia costiera occidentale dell'Istria, ogni colpo di piccone al suolo porta alla luce precise testimonianze di storia. E per questo motivo gli archeologi del Museo del territorio parentino sono stati chiamati a sovrintendere ai rinvenimenti che non si sono fatti attendere molto. Il curatore del museo Gaetano Benčić.
“Abbiamo individuato in due zone della riva i resti delle infrastrutture portuali romane che si trovano alla profondità all'incirca di 4 metri rispetto all'attuale piano di calpestio. Un'altra novità è che è stata scoperta quella che per il momento chiamiamo Torre. Si tratta di un elemento della fortificazione della città eretta in un'epoca ancora da definire, in ogni caso prima del 1.200''.
Riaffiorati anche tanti oggetti di grande valore tra cui sigillate africane e altra ceramica nonché' vetri di grande pregio. Del resto, siamo vicini al settore urbano di Parenzo, nelle vicinanze del foro e dell'uscita verso il porto dove gli oggetti di questo tipo abbondavano. Al termine dei lavori il sito verrà tutelato e quasi del tutto ricoperto in quanto la presentazione al pubblico non è possibile trovandosi abbondantemente sotto il livello del mare. Le sue parti più interessanti comunque saranno riprodotte su pannelli da collocare in luoghi da definire.

Valmer Cusma

Foto: MMC RTV SLO
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