Foto: Radio Koper
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Durante l'ultima seduta del consiglio d'istituto, la direzione dell'Ospedale Generale di Isola ha presentato un bilancio positivo per i primi dieci mesi dell'anno, registrando un surplus di oltre 360.000 euro. Nonostante le difficoltà iniziali causate dallo sciopero dei medici, l'ospedale prevede di concludere l'anno compensando completamente il calo di attività e rispettando puntualmente tutte le obbligazioni finanziarie. Il direttore generale Radivoj Nardin ha messo in evidenza un obiettivo prioritario per il futuro: il rinnovo del blocco operatorio centrale. Il progetto, stimato tra 22 e 25 milioni di euro per i lavori strutturali e le attrezzature fisse, rappresenta un investimento fondamentale per garantire la modernizzazione delle infrastrutture. A questo si aggiungono ulteriori 8-10 milioni necessari per l'equipaggiamento tecnico, che l'ospedale è disposto a finanziare autonomamente, auspicando tuttavia una partnership con il ministero della salute.
Parallelamente, il direttore sanitario Tomaž Gantar ha posto l'accento su un'altra necessità urgente: l'acquisto di un dispositivo PET-CT per la diagnostica oncologica. Questo strumento, essenziale per migliorare la diagnosi e il trattamento dei pazienti oncologici, comporta un investimento di circa 3 milioni di euro ed è ancora in attesa di approvazione ministeriale.

Sul fronte dei tempi di attesa, l'ospedale ha registrato progressi significativi in alcune aree. Sono stati ridotti i tempi per esami e prestazioni come otorinolaringoiatria, colonscopia, gastroscopia e risonanza magnetica del cranio. Tuttavia, le liste d'attesa si sono allungate per visite urologiche, neurologiche, cardiologiche e per interventi di chirurgia vascolare.
Secondo Gantar, la principale causa delle lunghe attese è la mancanza di risorse e le difficoltà organizzative e finanziarie nel garantire ore di straordinario per il personale medico. Ha inoltre evidenziato il problema di un "circolo vizioso" legato ai tempi di attesa: "Quando i pazienti scoprono che in un ospedale l'attesa è più breve, tendono a rivolgersi lì. Tuttavia, le risorse disponibili durante l'orario normale non sono sufficienti per soddisfare la crescente domanda". Per ridurre ulteriormente le attese nelle visite specialistiche e negli esami diagnostici, sarà necessario aumentare le ore di lavoro aggiuntive. Tuttavia, questa soluzione comporta sfide significative sul piano organizzativo e finanziario, rendendo essenziale una pianificazione strategica per il futuro.


Corrado Cimador