Il tribunale per le trasgressioni ha disposto ammende pecuniarie all'equipaggio del motopeschereccio italiano sorpreso ieri nelle acque territoriali croate, lungo la costa istriana. L'imbarcazione è stata posta sotto sequestro e scortata fino a Pola, per il procedimento giudiziario. I cinque membri dell'equipaggio del motopesca italiano "Tenace" di Chioggia, sorpreso a pescare al largo del Canale di Leme, sono stati condannati al pagamento dell'ammenda pecuniaria di 270 euro ciascuno. Il comandante dovrà pagare l'ulteriore ammenda di 940 euro più altri 2.280 euro quale indennizzo per il danno biologico al patrimonio marino e costi della motovedetta della polizia per l'operazione di scorta fino al porto di Pola. Lo ha stabilito il Tribunale per le trasgressioni di Pola che ha riconosciuto l'equipaggio colpevole di aver violato il regime confinario di Schengen e praticato pesca commerciale in maniera illecita. Lo scrive l'edizione on-line del quotidiano Glas Istre, facendo un po' di luce sull'episodio del sequestro dell'imbarcazione. Il motopesca era stato notato ieri intorno alle 15.00 al largo del Canale di Leme, all'interno della fascia esclusiva di pesca. Dato che l'equipaggio non aveva rispettato l'ordine via radio di fermarsi, sul posto è intervenuta una motovedetta della polizia del mare che ha intimato l'alt e l'ordine di issare a bordo le reti e di seguirla fino a Pola. E cosi è stato fatto. Il motopesca potrà riprendere il mare dopo che l'equipaggio avrà pagato le ammende.
Valmer Cusma
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