Nel comunicato diramato dalla sezione istriana del partito si legge:

Il comitato locale dell'Istria della Sinistra (Levica), fermamente condanna le implicazioni del
revisionismo storico e l’alimentazione di odio etnico di cui siamo stati testimoni in concomitanza dell’annuale Giornata del ricordo. Particolarmente preoccupanti sono state le azioni, le parole e le opinioni sostenute da alcuni rappresentanti delle autorità Italiane manifestate in ricerca del consenso elettorale in vista delle elezioni che hanno trovato terreno fertile anche nel nostro ambiente plasmato dalla coesistenza, dalla tolleranza e dalla cooperazione. Pertanto protestiamo per l'annunciata proiezione del film Red Land - Rosso Istria nei prossimi giorni a Isola.

Il film, che racconta la storia di Norma Cossetto che fu rapita, maltrattata e uccisa, presumibilmente da un gruppo di partigiani, travisa schematicamente la complessità dell’identità politica ed etnica del periodo tra le due guerre nelle terre dell’Istria. Sotto l'apparenza di una maggiore chiarezza il film decide di descrive in modo bianco-nero una storia surreale di cittadini dell’Istria, Italiani che parlano un perfetto italiano da manuale e dall'altra Croati con la stessa parlantina da manuale, mentre la realtà di quel periodo determina ancora una non chiara e fluida identità nazionale. In tal modo, tuttavia, si va a rovinare quello che dovrebbe fondalmente essere un giorno di commemorazione, nonché a distorcere l'immagine di quegli anni chiave così come la percezione della comunità italiana. Quella comunità, che è ancora presente e che deve coltivare la propria memoria storica di un tempo che è stato tragico per tutti i soggetti coinvolti e che ha il diritto di esigere che la storia venga raccontata in modo appropriato.

La comunità nazionale italiana è portatore di soggettività politica, sia verso lo stato sloveno che quello italiano e non può essere strumentalizzata dalla politica maggioritaria di un paese che sta attualmente portando avanti azioni inquietanti che ricordano le azioni del regime fascista. Riteniamo che dovrebbe essere chiarito che la riapertura delle ferite storiche e delle vecchie frasi politiche irredentiste sono solo una parte della strategia dei neofascisti, a cui in effetti non interessa minimamente la posizione della comunità nazionale italiana. Quest’ultima viene purtroppo sfruttata da una certa parte dell'elettorato italiano in modo populista.

La politica che viene basata sull'odio nei confronti degli altri, sul rifiuto dell'universalità dei diritti umani, dell'uguaglianza e della solidarietà tra i popoli deve essere rinnegata con decisione. In caso contrario, credendo a questa retorica di odio e piena di populismi, colma di frasi manipolatorie e irredentiste, porterà solo la necessità di ripetere le tragedie storiche che hanno segnato queste terre.

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO