Non contengono tracce di cherosene gli oli minerali, ritrovati in uno dei due fori di trivellazione, eseguiti per verificare l'inquinamento nell'area interessata dalle conseguenze dell'incidente ferroviario di fine giugno, nei pressi di Hrastovlje. Lo ha reso noto l'Agenzia nazionale per l'Ambiente, Arso. Non è ancora chiaro chi o cosa ha portato alla contaminazione dell'ambiente. Lunedì è stato rilevato inquinamento da olio minerale in uno dei sei fori di trivellazione, effettuati nella zona di Hrastovlje, dove sono stati versati, dopo l'incidente ferroviario, circa 9.000 litri di cherosene. Dopo aver confrontato i campioni prelevati dal foro con quelli delle fuoriuscite del treno-cisterna, l'Agenzia per l'ambiente ha scoperto che si tratta di un olio minerale completamente diverso, riportando comunque l'accaduto alle autorità competenti. "Prenderemo provvedimenti affiche' questo inquinamento diminuisca o venga eliminato", ha precisato la direttrice dell'Arso.
Intanto i sindaci dei quattro comuni costieri, insieme ai dirigenti dell'acquedotto del Risano, hanno approvato all’unanimità la decisione di applicare provvedimenti speciali per ridurre il consumo di acqua potabile. Tra le misure introdotte la limitazione a due giorni alla settimana per l'irrigazione della vegetazione, la pulizia limitata delle strade e di altri spazi pubblici, per la quale verranno usate risorse idriche alternative. Fino a nuovo avviso, nei siti di balneazione pubblici e in altre aree gestite da aziende municipalizzate, non sarà consentito l'uso delle docce. Anche la cittadinanza è invitata all'uso razionale dell'acqua.
Erika Paternuš