Riaperta alle 12,30 la tratta ferroviaria Divaccia-Capodistria, chiusa da martedì pomeriggio a causa del deragliamento di sei vagoni cisterna contenenti kerosene, all'altezza di Hrastovlje-Cristoglie. Il primo convoglio è già transitato. Sono oltre 200 le composizioni che attendevano il nullaosta per la partenza. Da uno dei vagoni, lo ricordiamo, erano fuoriusciti circa 10 mila litri di carburante, e si è resa necessaria una laboriosa opera di bonifica, oltre al pompaggio del kerosene dalle altre cisterne deragliate. Oltre alla riparazione di circa 200 metri di binario danneggiato dal deragliamento, si è dovuto procedere all'asportazione di un notevole quantitativo di terreno imbevuto di kerosene e nelle ultime 24 ore sono stati effettuati scavi ancora più in profondità per evitare residue infiltrazioni con conseguente rischio di inquinamento delle falde acquifere, incluse quelle che riforniscono il fiume Risano.
Su indicazione dell'Agenzia per l'ambiente e l'Istituto nazionale di Geologia, le maestranze delle Ferrovie hanno rimosso circa 160 metri cubi di materiale, per una larghezza di oltre 50 metri, in modo da ridurre al minimo i rischi di inquinamento ambientale. Gli ultimi interventi, che hanno determinato il ritardo nella riapertura della tratta, riapertura inizialmente prevista già per ieri, venerdì, si sono rivelati necessari in quanto durante un sopralluogo sul luogo dell'incidente è stato trovato un quantitativo ancora rilevante di materiale inquinato con kerosene. Nel corso della mattinata sono state inoltre effettuate tutte le verifiche tecniche per autorizzare il regolare transito dei treni. Le Ferrovie slovene garantiranno un monitoraggio costante su tutta l'area interessata dal versamento di carburante.
Il deragliamento, oltre a paralizzare i collegamenti ferroviari da e per il Porto di Capodistria, ha fatto emergere anche la fragilità e la vulnerabilità delle fonti idriche in Slovenia, soprattutto sul territorio carsico. Dopo l'incidente di martedì, i responsabili dell'Acquedotto del Risano, che rifornisce d'acqua potabile tutta la parte slovena dell'Istria - mediamente 90 mila utenti che diventano 130 mila nei mesi estivi con la stagione turistica, stanno costantemente analizzando campioni d'acqua. Finora tutti i controlli effettuati hanno dimostrato che l'acqua che beviamo dai rubinetti è assolutamente sicura e potabile.
Ricordiamo ancora che il Ministero per l'Infrastruttura, su richiesta dello scalo capodistriano, ha autorizzato in via eccezionale il transito, sull'autostrada Lubiana-Capodistria, dei mezzi pesanti diretti al Porto e viceversa. Il provvedimento sarà in vigore oggi e domani, allo scopo di riportare quanto prima alla normalità il trasporto delle merci dopo il blocco forzato dei treni negli ultimi cinque giorni.
Delio Dessardo