Non c’è stato il tradizionale raduno che per l’occasione porta nella spianata di Kučibreg decine di autobus provenienti dall’Istria croata, slovena ed italiana. A causa della situazione pandemica organizzata una cerimonia più sobria ma molto sentita alla quale hanno preso parte autorità regionali, locali ed i rappresentanti delle organizzazioni combattentistiche di Croazia, Slovenia ed Italia per come è stato ricordato da tutti “rendere omaggio alle vittime e ricordare il loro sacrificio nella difesa dal nazi-fascismo. “Un appuntamento importante che vuole ricordare l’unità di tre popoli -italiani, sloveni e croati- schierati assieme nella difesa dei valori che caratterizzano le democrazie” hanno ricordato il sindaco di Buie, Fabrizio Vižintin e quello di Ancarano Gregor Strmčnik mentre Fabio Vallon in rappresentanza dell’ ANPI ha ricordato che dalla storia bisogna trarre insegnamento per il futuro. Il governatore della Regione istriana Boris Miletić ha ricordato che l’antifascismo è insito nella gente di quest’area dove “libertà, fratellanza e uguaglianza” non era solo un motto ma un modo di vivere e pensare che ha portato alle specificità di cui oggi andiamo fieri e che rendono la penisola una realtà europea particolare. “L’affermazione della multiculturalità, del rispetto della diversità. della convivenza” iniziano proprio a Kučibreg ed è giusto ricordarlo” ha detto Miletić
(lpa)