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"La particolare situazione in cui si è venuta a trovare la Venezia Giulia negli anni che vanno dal 1945 al 1954 - scrive Alberto Zanetti Lorenzetti nell'introduzione - ha fatto sì che questo territorio, e Trieste i particolare, diventasse un laboratorio di sport e politica, dando vita a vicende assolutamente singolari. Il connubio tra sport e politica non era certo una novità, dato che già alla fine dell'Ottocento si erano verificate diverse situazioni che dimostrano l'uso dell'attività sportiva finalizzata all'adesione e ben precisi ideali politici e nazionalistici".

"E' una pregevole opera - spiega il redattore Raul Marsetič, presente alla presentazione presso il Centro di Ricerche Storiche- frutto di un'intensa attività lavorativa e di ricerca che ha praticamente trattato tutti i meccanismi legati allo sport nella regione della Venezia Giulia dal 1945 al 1954. Si tratta di vicende estremamente complesse, non soltanto sportive ma anche e soprattutto politiche, nazionali e sociali. L'opera dimostra quanto lo sport sia stato importante per le attività nazionali da parte di fazioni filo-jugoslave e filo-italiane".

"Certo, assolutamente - risponde il redattore - dalla prima all'ultima pagina, il libro dimostra quanto fosse complesso il mondo dello sport e quanto fossero stretti i collegamenti con il mondo politico-sociale e con le vicende problematiche che influirono non solo sulla vita di ogni giorno ma anche sulla vita sportiva. Non furono pochi gli sportivi che militarono in squadre filo-italiane ma anche filo-jugoslave: ci furono anche sportivi che passarano dalle une alle altre senza alcun problema. Nel libro si raccontano anche avvenimenti tragici, per esempio la strage df Vergarola nel 1946 a Pola durante una manifestazione sportiva o l'attentato di Pieris durante una tappa del Giro d'Italia del 1946".

"Si tratta di un libro di grande pregio - conclude Marsetič - che tutti gli appassionati sportivi leggeranno con grande attenzione".

Antonio Saccone