Non si è fatta attendere la reazione dal Palazzo municipale di Rovigno alla cancellazione delle scritte italiane sul manifesto della mostra del pittore Toni Macchi allestita al Centro multimediale della località. Il vicesindaco David Modrušan ha affermato che l'atto vandalico non può essere considerato lo specchio della città. Qualcuno ha cancellato le scritte italiane sul manifesto che annunciava la mostra del pittore paesaggista rovignese Toni Macchi allestita al Centro multimediale della città. Un atto che ha suscitato diverse reazioni di condanna tra le quali quella del vicesindaco italiano David Modrušan. "Questo atto vandalico" così il vicesindaco "non è sicuramente lo specchio di Rovigno, che ci tiene molto ai valori della convivenza. Siamo orgogliosi della multiculturalità che viviamo tutti assieme quotidianamente. Per la città è importante il rispetto di tutti i suoi abitanti, indipendentemente dall'appartenenza nazionale. Il rispetto e l'applicazione dei diritti acquisiti dalla Comunità italiana autoctona" ha aggiunto David Modrušan "è priorità per tutti noi. Per statuto" ha concluso il vicesindaco "Rovigno è bilingue e la sua applicazione in città può essere presa da modello anche da altre realtà istriane". Per la cronaca, la mostra di Toni Macchi, intitolata "La sua Rovigno" si può visitare fino al 29 marzo.
Valmer Cusma