Foto: BoBo/Jaka Jerasa
Foto: BoBo/Jaka Jerasa

Grande interesse dei piranesi per le sorti dello sviluppo territoriale del proprio perimetro comunale. Parecchi saranno rimasti male nell'apprendere che il dibattito avrebbe riguardato solo la parte strategica della bozza integrata del Piano regolatore generale e la relativa relazione ambientale, ma non i piani attuativi. Per spiegare ai cittadini il da farsi in ambito di sviluppo territoriale, il Comune ha preparato anche un opuscolo bilingue che è stato inviato a tutti gli indirizzi dove si trovano le informazioni inerenti e le istruzioni per presentare osservazioni e mozioni in forma digitale. La bozza strategica del piano regolatore rimane in visione al pubblico fino al 10 marzo prossimo.

Il documento precedente risale al 1984 e non è in regola con la legislazione in vigore, oltre a essere molto datato, ha spiegato Vedran Cvetkovič, responsabile dell’Ufficio per l'ambiente e il territorio.

A occuparsi della parte strategica la LUZ di Lubiana, la quale ha rilevato che l’infrastruttura sociale nel Comune di Pirano risulterebbe sufficiente, mentre è evidente il calo dei residenti permanenti a Pirano città, un fenomeno noto. Tra i progetti più pretenziosi una passeggiata costiera che andrebbe dalla Croazia a Isola, i soliti appartamenti per giovani famiglie, il mitigamento degli effetti dei cambiamenti climatici e l'approvvigionamento con acqua potabile. Menzionata ripetutamente la conservazione del patrimonio naturale e culturale, ma non si sa come verrebbe attuata. La relazione ambientale, d’altronde, è orientata a ottimizzare il piano regolatore, così Aleš Mlakar, l’autore.

Il dibattito che è seguito alla presentazione è stato molto acceso e spesso non inerente alla parte strategica. Il direttore della municipalizzata “Okolje”, Gašpar Gašpar Mišič, ha lanciato un appello affinché le nuove edificazioni vengano condizionate dallo stato delle acque reflue. È evidente che la strada verso un piano regolatore per Pirano è ancora molto lunga, nel frattempo si spera che venga tenuto conto del volere dei cittadini.

Maja Cergol