Per la prima volta in Istria verrà scelta la migliore malvasia al mondo. E' questa la grande novità della tradizionale rassegna vitivinicola e dell'attrezzatura da cantina Vinistra giunta alla 28.esima edizione, in cartellone dal 6 all'8 maggio prossimo al Palasport di Zatika a Parenzo che dunque ritorna nello spazio chiuso. L'altr'anno per motivi epidemiologici, si era svolta all'aperto in una location inedita, ai bordi della suggestiva Baia di Peschiera, nella stessa località. "E' nostra intenzione" cosi Nikola Benvenuti a capo del comitato organizzatore "portare alla rassegna nuovi giudici, sommelier e giornalisti della Polonia, Ungheria e Austria che sono i paesi tra i maggiori importatori del vino istriano, con vantaggi anche sul piano della promozione della penisola come terra di buon vino“. Ancora è troppo presto per sapere quanti saranno i vini in concorrenza. Solitamente, parliamo degli anni prepandemia, ce n'erano 400 - 450 campioni, suddivisi nelle varie specie, ognuna con la sua graduatoria. La più rappresentata è sicuramente la malvasia, il tipico vino autoctono assieme al terrano. Poi ci sono apposite graduatorie per il refosco, lo chardonnay, il cabernet sauvignon, il merlot, il moscato, il pinot bianco e grigio e cosi di seguito. I vini provengono anche da Italia, Spagna, Grecia e Slovenia e tutti sono sottoposti al giudizio di una giuria internazionale formata da una quarantina di degustatori presieduta ogni anno da uno dei 350 Master of wine al mondo. Non solo vino a Vinistra ma anche grappa e distillati di vario genere, l'olio d'oliva e il prosciutto.
Valmer Cusma
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