Quasi 6,6 milioni di alunni sugli 8,5 milioni delle scuole statali e paritarie, sono tornati in classe, in pratica otto su dieci. Solo in Sardegna c'è una controtendenza, dove 63 mila alunni di seconda e terza media e delle scuole superiori seguiranno le lezioni a distanza.
Complessivamente si ritorna ai dati del febbraio scorso, quando in presenza si erano sfiorati i 7 milioni di studenti in classe. Il ritorno a scuola non è solo la conseguenza del decreto-legge 44 che ha consentito il rientro anche nelle zone rosse ai bambini della scuola dell'infanzia, agli alunni delle elementari e di quelli del primo anno di secondaria di I grado, ma soprattutto del miglioramento dei dati del contagio che ha consentito a quasi tutte le regioni di rientrare o confermarsi in zona arancione.
Intanto il neopresidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha dichiarato che “le istituzioni devono muoversi insieme con i cittadini, oggi esiste uno scollamento tra una fetta importante della popolazione e le istituzioni". Sul governo Draghi Fedriga ha affermato: "Se nei prossimi giorni si fa un piano di riapertura di alcune attività, credo sia la strada corretta. Se si vuole tenere blindato tutto per un altro mese si rischia di perdere la battaglia contro il virus". "Abbiamo iniziato già la scorsa settimana, in continuità con la precedente Conferenza, a dimostrazione di una unità fra le regioni, a far lavorare la Commissione per scrivere le linee guida per le riaperture", ha inoltre annunciato Fedriga.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha parlato invece di un'estate con molte più libertà, a patto che si riesca a vaccinare la maggior parte della popolazione. Ha poi indicato due novità in arrivo: il richiamo Pfizer e Moderna a 42 giorni, non più 21 e 28 e la possibilità per gli over 60 di presentarsi agli hub per farsi immunizzare con AstraZeneca senza prenotazione con le dosi residue. La priorità rimane comunque vaccinare le persone sopra gli 80 anni e poi quelle tra 70 e 80.
Riguardo al turismo il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha dichiarato: "Mi auguro che il ministro del turismo Garavaglia rigetti immediatamente la proposta di 'isole covid free'. Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre".
Garavaglia aveva parlato dell'ipotesi riguardanti le isole italiane affermando: "Si può fare ed è anche opportuno farlo perché se lo faranno gli altri Paesi e noi no, lo svantaggio diventerà enorme".
Davide Fifaco