Appuntamento a Roma per cercare soluzioni strutturali al problema dei flussi migratori, in modo da creare un percorso internazionale per attuare misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e dell'Africa. E' questo l'obiettivo della 'Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni', l'evento organizzato dal governo italiano nel palazzo della Farnesina, sede del ministero degli Esteri.
Per fare passi avanti, però, serve un'azione coesa, determinata e capace di guardare lontano, spiegano dal governo, perché solo così "si potrà sconfiggere l'attività criminale dei trafficanti di esseri umani, sostenendo e promuovendo la migrazione legale in un contesto regolamentato". Insomma, servono alleati, che Roma ha cercato di trovare sia in Europa che altrove grazie a una forte operazione di diplomazia che si direbbe riuscita, stando alle presenze confermate.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, saranno alla Farnesina per rappresentare l'Europa, ma il formato comprende anche i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, partner del Sahel e del Corno d'Africa, nonché gli Stati dell'Unione europea di primo approdo - Grecia, Cipro, Malta e Spagna -, oltre ovviamente all'Italia. In totale appariranno le bandiere di 21 Paesi.
Ci sarà il presidente tunisino, Kais Saied, con il quale l'Ue ha firmato un memorandum patrocinato dall'Italia nonostante le critiche per il modo in cui Tunisi sta gestendo la forte ondata migratoria che dalle sue coste muove verso l'Europa. Presenti anche i vertici di istituzioni finanziarie globali come il Fondo monetario e i fondi di sviluppo arabi, oltre alla Banca Mondiale, ai delegati della Fao, del World Food Program e dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, presenti in città anche in vista del Summit sulla sicurezza alimentare che si svolgerà dal 24 al 26 luglio a Roma, alla presenza del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.
L'obiettivo è di promuovere lo sviluppo economico secondo un nuovo modello di collaborazione fra Stati, attraverso la pianificazione e la realizzazione congiunta di iniziative e progetti in sei settori principali: agricoltura; energia; infrastrutture; educazione-formazione; sanità; acqua e igiene".
Valerio Fabbri