Questa sera o al massimo domani mattina il governo italiano dovrebbe confermare l’allentamento delle misture di contenimento del virus e il calendario delle riaperture dell’attività.
La data confermata per la fase due è il 4 maggio, ma il via libera al nuovo provvedimento sta richiedendo più tempo del previsto: Giuseppe Conte deve considerare molti pareri spesso contrapposti, e conciliare chi propende per una ripresa delle attività, per non peggiorare la già difficile situazione economica, con il parere degli scienziati che raccomandano prudenza.
Questa mattina è stata convocata una riunione della cabina di regia, rinviata ieri pomeriggio, tra il presidente del Consiglio e gli enti locali, che già in queste ore hanno dimostrato di avere opinioni molto differenti sulla strada da seguire. Al sud si chiede un riavvio differenziato, sottolineando come regioni dove il contagio è ormai praticamente assente non possano venir limitare come altre realtà come la Lombardia, che in effetti sembra aver tarato la propria ripartenza in modo più graduale e in ogni caso dal 4 maggio.
In Friuli Venezia Giulia il Governatore Massimiliano Fedriga avrebbe già pronta una nuova ordinanza, che allenta le restrizioni per la popolazione in una regione che all’inizio dell’emergenza era stata più severa di altre. In particolare, pur mantenendo le precauzioni per evitare contatti e contagi, si prevede di dare via libera fin da domani alle vendite da asporto per bar e ristoranti, l’eliminazione del limite di 500 metri per le uscite da casa, e un allentamento sulle attività sportive. Sulla stessa linea anche il Veneto, che ha già emanato un’ordinanza in tal senso, e la Liguria.
Sul tavolo del governo ci sono però anche altri temi complessi come la possibilità di anticipare a domani la riapertura di alcune attività industriali, i protocolli sui luoghi di lavoro, e il nodo dei trasporti, che dovranno essere regolati nel numero di presenze a bordo dei mezzi pubblici, coordinando anche gli orari di lavoro per evitare ore di punta e assembramenti.
Per quanto riguarda le libertà di movimento sembra ormai scontato che dal 4 maggio si potrà tornare a uscire all’interno del comune o anche della regione senza portarsi dietro l’autocertificazione, si potrà andare a trovare i parenti, ma mantenendo il distanziamento. Probabile la riapertura dei parchi dove si potrà fare anche sport, ma sempre senza assembramenti.
Nulla da fare invece per la scuola che riaprirà a settembre, così come per i campi e centri estivi.
Alessandro Martegani